





Che cos’è il doomscrolling? E il clickbaiting? Che cosa accade con lo zoombombing? Quale è il grado delle competenze digitali dei giovani? Perché non c’è la percezione del troppo tempo trascorso nelle connessioni? Quali sono i rischi della dipendenza digitale? Davvero la Rete, come ha purtroppo ammesso il suo padre fondatore, è ormai irrimediabilmente divenuta un fenomeno che provoca “disumanità”? Queste, e tante altre domande ancora, si sono intrecciate, mercoledi scorso, 7 dicembre, a Maddaloni (Caserta) nell’Aula Magna del Liceo Scientifico “Nino Cortese”, dove Roberto Alborghetti ha parlato del suo nuovo libro “(De)generazione digitale”, Funtasy Editrice, messo a disposizione degli studenti da parte del Liceo.
In una intensa giornata, in distinti incontri che hanno coinvolto oltre duecento studenti delle classi seconde, l’autore ha dialogato con gli allievi su temi, problematiche ed aspetti che coinvolgono profondamente la vita delle cosiddette “generazioni connesse”, partendo proprio dall’urgenza di comprendere…
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